E' il caso che mi ha fatto venire a conoscenza dell'esistenza di un raro e bellissimo decapode d'acqua dolce, ovvero il granchio di fiume o più correttamente il Potamon fluviatile.

Dovete sapere che è l'unico granchio d'acqua dolce italiano, non è piccolo, il carapace, in un adulto, può arrivare a 4x5 cm, le femmine sono leggermente più piccole dei maschi e vi assicuro che, le chele lasciano il segno!!! (Provato più e più volte sulla mia pellaccia!)

Questa splendida bestiolina ama gli ambienti lacustri, in particolare corsi d'acqua perfettamente puliti e con poca corrente.

Si nutre d'invertebrati, larve, anfibi, alghe ed anche animali morti.

Appena venuto a conoscenza della sua esistenza, ho iniziato a documentarmi tramite pubblicazioni specializzate, appunti universitari di amici e naturalmente forum e web.

E' a questo punto che, con grande piacere, ho scoperto che, in Liguria, vive esclusivamente in un'area non lontano da Chiavari, diciamo, giusto per rimanere vaghi, in provincia della Spezia.

Quindi, dopo circa due mesi di ricerche da "scrivania" è arrivato il momento di fare le prime uscite, cercandolo concretamente sul territorio in compagnia degli amici Claudio Aristarchi, Remo Bernardello (Felci e piante affini in Liguria e in Italia)

e il fotografo naturalista Manuel Zucchini

Armati di cartine geografiche e tanto entusiasmo raggiungiamo il greto del torrente e con nostra grande sorpresa, in poco tempo eccoli spuntare lungo l'argine!! Vi assicuro che l'emozione è stata tanta, prima volta che nella mia vita incontravo un "essere" come questo!!!

Nella zona che abbiamo esplorato, ci sono parecchi torrenti con rami secondari, in alcuni di questi è addirittura considerato abbondante. Il granchio è prevalentemente notturno, si allontana dall'argine anche per 100 metri in cerca di cibo. Scava profonde tane sul greto del torrente o più frequentemente nell'argine terroso.

Da questa sua abitudine, si evidenzia l'importanza di mantenere gli argini "naturali", NON cementificarli come spesso succede, bisogna evitare canalizzazioni e scavi che gli sconvolgano l'habitat.

Altro grosso rischio che corre è l'introduzione da parte dell'uomo di una specie di gambero d'acqua dolce chiamato "Gambero rosso della Louisiana" o Procambarus clarkii, qui magistralmente ripreso dai cari amici e fotografi naturalisti genovesi, i coniugi Alessandra e Rocco Marciano Alessandra e Rocco Marciano.

Temibilissimo predatore, resistente all'inquinamento, onnivoro, si adatta ad ambienti anche molto diversi e per queste sue caratteristiche risulta un "serial killer" delle specie autoctone come il nostro bel Potamon fluviatile.

Questo servizio fotografico realizzato in due uscite non è stato per nulla facile, condizioni particolari di luce hanno suggerito l'uso di tre flash simultanei, uno posizionato su un treppiede immerso nell'acqua fino al "collo", un'altro tenuto dai miei amici, il terzo poggiato a terra ed io coricato con i gomiti e le ginocchia in acqua a pochi centimetri dal simpatico granchio con le chele alzate pronto a "pinzarmi" le dita, ad ogni movimento "sospetto". Potamon fluviatile ed io all'opera, non si lavora MAI comodi!!

Spero tanto che questo "Report" vi abbia incuriosito e trasportato "virtualmente" per qualche minuto in mezzo alla natura. Cercherò, come ho fatto fino ad oggi, di portare fino in casa vostra delle bellezze naturali che, la maggior parte di voi, non interessandovi a ciò, difficilmente riuscirà a vedere nella vita. Sappiate che il materiale in archivio è tanto, dunque, mettetevi comodi in poltrona che il viaggio nella natura "nostrana" continua. Seguitemi e ne vedrete delle belle!!!!! Al prossimo Report!!! Claudio Pia ...alias...Cloude Protezione: Specie protetta ai sensi della Legge Reg. n.28 del 2009

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